You hate we donate

You hate we donate

Nel giugno 2018 le attiviste di You hate we donate lanciano una campagna ispirandosi a un’idea geniale di Simona Melani: per ogni frase d’odio verso le minoranze pronunciata da una figura pubblica, fare una donazione a un ente benefico che si occupa di tutelare le minoranze in questione. La grafica scelta per rappresentare la campagna era una mia illustrazione.

Cos’è You hate we donate?

VOI ODIATE, NOI DONIAMO. 

Qual è l’idea?

Ad ogni dichiarazione o atto d’odio da parte di un personaggio pubblico partono le donazioni di massa a quelle associazioni che difendono i diritti  di chi è stato attaccato con le parole o con i fatti.

Ogni offesa non solo diventa lo spunto per reagire ma genera letteralmente più soldi e più sostegno per chi è stato offeso.

Faremo in modo di rispondere ad attacchi razzisti, sessisti, omofobi, transfobici, xenofobi, abilisti e via elencando con un’azione semplice e concreta.

Ogni volta terremo conto di quanti soldi in donazioni quella particolare esternazione ha prodotto.

E troveremo il modo di farlo sapere al personaggio pubblico in questione.

È la guerriglia civile, baby.

Come funziona?

Facile.

In 3 passi.

1. Scegliete. Per ogni dichiarazione offensiva vi segnaliamo 3 associazioni dedicate. Sceglietene una o anche tutte.

2. Donate. Ricordatevi di inserire la dicitura campagna youhatewedonate nelle note di pagamento.

3. Comunicate. Nell’apposita sezione “Contatti” potete comunicare la vostra donazione (a chi e quanti soldi anche con uno screenshot senza i dati sensibili. Non vi preoccupate basta anche una cifra simbolica). E poi comunicate al mondo la vostra adesione con l’hashtag #youhatewedonate o #voiodiatenoidoniamo

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